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La Rivoluzione Urbana Conquista il Forte

⏰ lettura 2 min.

Chi l’avrebbe mai detto? L’arte nata per sfidare i muri, per urlare dai margini della società, ora viene celebrata tra le mura austere di una fortezza. Non è una contraddizione, ma la consacrazione di un percorso. La mostra Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte al Forte di Bard (fino al 2 novembre 2025) è molto più di una semplice esposizione: è un punto d’arrivo e, contemporaneamente, un nuovo punto di partenza.

C’è un’assonanza quasi poetica, curata con intelligenza da Patrizia Cattaneo Moresi, tra il contenitore e il contenuto. Il Forte, baluardo eretto con fatica tra le asprezze della montagna, diventa lo specchio perfetto di un movimento che ha lottato per emergere dal caos delle periferie, trasformando l’etichetta di “vandalismo” in un’acclamazione globale. Il percorso, che si snoda tra le Cannoniere, ci accompagna in questo viaggio: dai tag seminali di Taki183 fino alle icone planetarie come Banksy, Obey e JR, esplorando la scena internazionale.

Ma la vera forza del progetto sta nel suo non volersi contenere. Proprio come la natura stessa della Street Art, la mostra evade, sconfina. Esce dalle sale con le opere site-specific di Raul e della crew Truly Design e si diffonde nel territorio, toccando i comuni della Bassa Valle. Un itinerario che si fa esperienza, dialogo tra l’arte e il paesaggio.

Questa non è una teca per un’arte addomesticata. È la riflessione su come la creatività possa ridefinire gli spazi, trasformando una fortezza in un crocevia di linguaggi. Ci chiediamo: dove finisce la strada e dove inizia il museo? Forse, oggi, non c’è più un confine così netto. Ed è questa la vera rivoluzione.

Street Art Revolution.Banksy e compagni_ itinerari d’arte_

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