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Giuseppe Chiari tra suono e segno

⏰ lettura 2 min.

Nei giorni 6 e 7 settembre 2025, in occasione del festival “Il jazz italiano per le terre del sisma” che vede animare anche il cortile di palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis apre le porte della sua sede rendendo consultabili alcuni preziosi documenti conservati nel suo Archivio. 

Il pubblico, infatti, potrà accedere al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli e partecipare all’iniziativa “Giuseppe Chiari tra suono e segno”, durante la quale saranno a disposizione numerosi documenti che attestano gli scambi culturali tra Giorgio de Marchis e l’artista e compositore Giuseppe Chiari, nonché alcune preziose pubblicazioni sulla ricerca musicale di Chiari. 

Giuseppe Chiari, infatti, è stato compositore e artista concettuale, nato nel 1926 a Firenze dove, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte e composizione. Attratto in particolare dalle esperienze di J. Cage, ha cominciato a interessarsi a ricerche sperimentali di musica visiva promuovendo nel 1961, con P. Grossi, l’associazione Vita musicale contemporanea. Di grande importanza per il suo sviluppo artistico furono, nei primi anni Sessanta, l’incontro con S. Bussotti, il confronto con le ricerche di poesia concreta del Gruppo 70, e infine i contatti con gli esponenti newyorkesi del movimento internazionale Fluxus, al quale l’artista aderì partecipando, nel 1962, al Fluxus internationale Festspiele neuester Musik di Wiesbaden. Oltre che nell’ambito di rassegne collettive, da Documenta 5 di Kassel (1972) a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1972; 1976; 1978) a quella di Sydney (1990), Chiari ha sviluppato il suo complesso percorso artistico attraverso numerosi concerti e peformance in Europa e negli Stati Uniti.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

INFO
GIUSEPPE CHIARI TRA SUONO E SEGNO 
Documenti dall’Archivio di Giorgio de Marchis
6-7 settembre 2025

Orari
6 settembre 17.00 - 20.00;
7 settembre 11.00 - 13.00 / 16.00 - 20.00

Ingresso libero

Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre
www.fondazionedemarchis.it

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