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Anna Izzo – Resilienza

⏰ lettura 3 min.

Il giorno 23 novembre 2025 alle ore 11.00, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Città della Pieve presenta la mostra personale Resilienza di Anna Izzo a cura di Roberta Melasecca: un corpus di 15 sculture allestite nel Chiostro al piano terra di Palazzo della Corgna. L’esposizione sarà inaugurata alla presenza, oltre che dell’artista, del Sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, e di diverse personalità del mondo della cultura e della politica. 

«Di fronte alla violenza contro le donne non possiamo più permetterci silenzi.», scrive Fausto Risini, Sindaco di Città della Pieve, «Ogni storia spezzata ci appartiene, ci riguarda, ci chiama a un’assunzione profonda di responsabilità umana. Le opere di Anna Izzo ci ricordano che la fragilità e la forza convivono in ciascuno di noi, e che solo riconoscendole possiamo costruire comunità più attente e più giuste. Vorrei che questo spazio, oggi, fosse un luogo in cui fermarsi, ascoltare e sentire davvero.»

Mentre l’artista, Anna Izzo: «Donne trafitte, uccise, torturate ma sempre fiere, mai piegate, libere nella loro anima: urlano la loro dignità, guardano il cielo con coraggio: il loro seno materno, seppur incatenato, parla di vita, di amore, di tenerezza.»

Dal testo critico di Roberta Melasecca: «Anno dopo anno reiteriamo le narrazioni del momento storico in cui viviamo. Anno dopo anno, ogni Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si svolge allo stesso identico modo. Siamo sdegnati, addolorati, arrabbiati, impotenti di fronte alle continue uccisioni. Organizziamo eventi, mostre, cortei, conferenze ma, poi, tutto rimane immobile. Le narrazioni rimangono identiche e rimane statica la nostra mano. E ci domandiamo quale significato possa avere ancora commemorare questa giornata e quale azioni da compiere possano modificare gli accadimenti di ogni giorno. I telegiornali, incessantemente, ci mettono di fronte alla pornografia del dolore, della morte, con i più strazianti particolari, con i punti di vista di psichiatri, psicologi e criminologi, politici e comunicatori, con nuove proposte di legge e amplificazione dei sistemi repressivi, tutto dato in pasto all’ora del pasto, come se fosse quasi “normale” assistere” alla strage quotidiana. 

Ogni anno anche io mi chiedo se l’arte possa essere ancora uno strumento di “educazione”. Sì, di educazione perché basta, basta usare la parola “sensibilizzazione”. La società alla deriva impone un impegno diverso. Dobbiamo ricominciare ad educare, attraverso lo scardinamento delle convenzioni, quelle che impediscono di parlare di sentimenti, di emozioni, di perdite, di vulnerabilità. Scardiniamo la società della prestazione, la società del successo, la società dove ognuno di noi deve necessariamente mantenere il proprio ruolo. Scardiniamo le concezioni della donna e dell’uomo che ci vogliono rispettivamente vittima e carnefice, che ci pongono da una parte e dall’altra della barricata. Perché questa non è una guerra e noi non dobbiamo indossare nessuna armatura. Scardiniamo le stesse parole che cuciono addosso a noi il vestito delle ere, del patriarcato, del tempo del consumismo, del tempo del sessismo, del tempo di chi non ha più tempo per ascoltare. Scardiniamo quegli atteggiamenti che ci impediscono di prendere per mano i nostri figli, guardarli negli occhi e dire: ti voglio bene e mi piaci così come sei, con tutte le tue paure e fragilità, con tutte le tue bellezze e particolarità, non voglio nulla da te. Guardiamo gli altri con compassione (etimologicamente: patire con, ovvero soffrire con l’altro, gioire con l’altro). Educare, dunque. E provare compassione. 

Credo che l’arte possa essere uno strumento di educazione e di compassione. Ogni artista può utilizzare il proprio percorso artistico, con la propria e specifica sensibilità, e tentare di modificare le narrazioni del presente e forse, spero, anche del futuro. Le opere di Anna Izzo, esposte al Palazzo della Corgna di Città della Pieve, provano a fare proprio questo. Mediante immagini estetiche, che sono identificative della ricerca artistica di Anna, ci mettono di fronte ad una scelta. È una scelta libera ma necessaria. Anna utilizza materiali non facili: non la dolce e dura pietra, non la stoffa dei ricami, non la viscosità delle resine. Utilizza il ferro, il materiale delle prime scoperte ingegneristiche, il bronzo scelto nelle costruzioni architettoniche per la durabilità e resistenza, che non sono pelle ma struttura. Le 15 sculture attraversano la fragilità come spazio generativo, la caduta come gesto di ricomposizione, la ferita come soglia di rinascita: non cercano la consolazione, ma la consapevolezza. La materia è specchio del corpo sociale e in esso riconosciamo la possibilità di un lento, concreto cambiamento, di un rinnovato paradigma di pensiero. Le 15 sculture indicano un tragitto attraverso simbologie antiche e metafore contemporanee, ed è un percorso non nuovo, non diverso. Una linea che si svolge e che ci riporta a noi e solo a noi. Noi unici protagonisti del nostro tempo, unici fautori della nostra vita e della nostra morte, unici responsabili di quello che costruiamo e plasmiamo. Noi che ci proviamo, pur in mezzo a continue cadute e innumerevoli fallimenti. 

Allora, solo un invito può terminare questo testo: un invito ad alzare gli occhi, guardare intorno, “sentire” cosa accade. Ci potremo ritrovare in due, riuniti, oppure in 10, in 100, in 1000. Non è il numero che conta. Vi invito, allora, il 23 novembre 2025 alle ore 11.00, nel cortile di Palazzo della Corgna, per una giornata di confronto, aperta, orizzontale, resiliente, dove scambiare proposte, proponimenti, speranze. Il pensiero di ognuno andrà a completare il progetto espositivo per questa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Vi aspettiamo.»

INFO

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Anna Izzo - Resilienza
Inaugurazione 23 novembre 2025 ore 11.00
Fino al 30 aprile 2026
Orari: dal lunedì alla domenica 10.00 - 19.00

Chiostro Palazzo della Corgna - piano terra
Piazza Antonio Gramsci - Città della Pieve (PG)
comunicazione@cittadellapieve.org

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