Siamo onesti: il mondo dell’arte sta vivendo una schizofrenia senza precedenti. Mentre chiudiamo l’anno, non posso fare a meno di osservare con un certo sarcasmo quello che sta accadendo nelle “cattedrali” della cultura.
Guardiamo al Louvre. La Grande Dame dei musei sembra aver smarrito la bussola, degradata ormai a costoso parco divertimenti per turisti distratti. Ma il vero scandalo non è la folla, è la sicurezza. Dimenticate il “romantico” furto della Gioconda del 1911: qui siamo alla cronaca nera. Mi riferisco al blitz lampo del 19 ottobre scorso, quando sono stati sottratti i gioielli di Napoleone. Un tesoro da 88 milioni di euro volatilizzato sotto il naso di tutti.
Altro che Lupin: qui la realtà è grottesca. Com’è possibile che nel museo più blindato del mondo si violi la storia imperiale con tale facilità? È la prova che il sistema è un colabrodo dorato: marketing maniacale, sicurezza imbarazzante. Se il Louvre si lascia sfilare la Storia in pochi minuti, con quale faccia pretende di esserne il custode? E per non farsi mancare nulla, ecco la farsa del 13 novembre. Due tiktoker hanno appeso indisturbati il proprio ritratto nella sala della Gioconda, declassando il sancta sanctorum a bacheca adolescenziale. Non è performance, è il deserto della sorveglianza. Se chiunque può inchiodare la propria faccia accanto a Leonardo, la sicurezza è solo una costosa illusione ottica.
Per fortuna, c’è chi fa sul serio. A inizio dicembre Art Basel Miami Beach ci ha ricordato come si lavora: business e qualità, senza scuse. Mentre la vecchia Europa si perde in polemiche museali e falle nella sicurezza, Miami risponde con un’arte viva, sfacciata e terribilmente concreta. Un ecosistema che premia il talento e la visibilità, non la polvere.

Ed è qui che entrate in gioco voi. In questo scenario polarizzato, restare a guardare è l’errore fatale. Non basta avere talento se nessuno lo vede. Per questo vi esorto a iscrivervi al BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition. Non è solo un concorso, è la vostra arma per uscire dall’anonimato e posizionarvi dove conta, sulle nostre pagine, nelle fiere (quelle vere), sotto i riflettori giusti.
Se il Louvre si è scoperto violabile, allora il Re è nudo. I musei sono ormai splendidi mausolei: smettetela di venerarli fintamente solo per apparire colti. Il futuro non è in quelle stanze polverose, ma nelle mani di chi ha la fame e la strategia per proporsi oggi. Il resto? È archeologia.

Vincenzo Chetta
Direttore