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La Johannesburg Art Gallery a Pavia

⏰ lettura 3 min.

Degas, Warhol, Cezanne, Picasso… insieme in mostra

Andy Warhol Joseph Beyus Serigrafia Johannesburg Art Gallery, Johannesburg ©The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2015
Andy Warhol “Joseph Beyus” Serigrafia
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg ©The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts – Inc. by SIAE 2015

All’origine della Johannesburg Art Gallery c’è una donna. Si chiama Lady Florence Phillips, è moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips, che sposa nel 1885 e che seguirà per tutta la vita nei molti spostamenti tra Europa, Gran Bretagna e Sudafrica. È a Johannesburg, dove la coppia si trasferisce nel 1889, che Lady Florence entra in contatto con la complessa realtà sociale del posto, caratterizzata dall’apartheid, ed è in questo momento che si convince di voler dare alla sua città d’adozione qualcosa di bello: un museo d’arte. Quando torna a Londra, dove comunque vivrà per la maggior parte della sua vita, prende i contatti giusti, inizia ad interessarsi agli artisti dell’epoca (tra cui Orpen, Pissarro, Monet, Sisley) e venderà il diamante azzurro che il marito le regalò come dono di nozze per acquistare le prime opere. Una donna illuminata, quindi, una mecenate a tutti gli effetti, che grazie alla passione, alla volontà e all’aiuto di un altro importante collezionista, Sir Hugh Percy Lane, riuscirà a realizzare il suo sogno: nel 1910 la Art Gallery di Johannesburg aprirà al pubblico, con una già allora vasta collezione di arte moderna occidentale e sudafricana.

Antonio Mancini - Lady Phillips olio su tela, anno 1909, 90,1x76,5 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg
Antonio Mancini “Lady Phillips” olio su tela, anno 1909, 90,1×76,5 cm.
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg

Questa storia è raccontata dalla mostra “Da Degas a Picasso-Capolavori della Johannesburg Art Gallery” in corso fino al prossimo 19 luglio alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, sede dei musei civici della città. Una mostra fortemente voluta dal Comune di Pavia col patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano, insieme a ViDi e con la consulenza scientifica di Simona Bartolena, che rappresenta l’incontro felice tra due realtà diverse e distanti, ma accomunate dalla stessa sensibilità per l’arte. L’esposizione permette di conoscere la vicenda formativa del museo, che spesso è fatta di lunghi e delicati passaggi tra acquisti e donazioni, e di ammirare oltre 60 opere tra acquerelli, oli e grafiche dei più importanti artisti di fine Ottocento-inizio Novecento, in un grande abbraccio che, dall’Impressionismo francese, ai pittori anglosassoni del XIX secolo, arriva fino alle Avanguardie con Picasso, Bacon e Lichtesnstein, accanto a lavori di Courbet, Van Gogh, Signac, Munch, Bonnard, Warhol, per citarne alcuni.

Pablo Picasso - Testa di arlecchino II matita e pastello, anno 1971, 50,2x65,2 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg ©Succession Picasso by SIAE 2015
Pablo Picasso “Testa di arlecchino II” matita e pastello, anno 1971, 50,2×65,2 cm.
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg ©Succession Picasso by SIAE 2015

Organizzato in sezioni tematiche e cronologiche, il percorso espositivo si apre con il ritratto di Lady Florence, realizzato da Antonio Mancini nel 1909, un voluto omaggio a questa donna lungimirante e generosa, che ha lasciato alla collettività tutta un patrimonio artistico unico e prezioso. Chiude la mostra la sezione dedicata alla scena sudafricana del Novecento, con artisti poco esibiti nel loro paese per via del passato apartheid, quali Irma Stern e George Pemba. Si tratta perciò di un’occasione imperdibile per ammirare alcuni capolavori dei maestri indiscussi dell’arte moderna, che, dopo l’esposizione di Pavia, torneranno nella loro sede di Johannesburg, appositamente progettata dal rinomato architetto britannico Edwin Lutyens nel 1915. Ulteriore segno, questo, dell’acume e della sensibilità dei fondatori che fortemente credettero nel progetto e che permisero così di dotare la città di Johannesburg, allora coloniale, del suo centro culturale, oggi aperto a tutti e per tutti.

Joseph Mallord William Turner - Hammerstein sotto Andernach acquarello, anno 1917, 19,5x32 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg
Joseph Mallord William Turner “Hammerstein sotto Andernach” acquarello, anno 1917, 19,5×32 cm.
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg
DA DEGAS A PICASSO
Capolavori della Johannesburg Art Gallery
21 marzo 2015 - 19 luglio 2015
Scuderie del Castello Visconteo, Pavia

INFO
T. +39 02.36638601
T. +39 0382.33676
info@scuderiepavia.com
www.scuderiepavia.com
Dal lunedì al venerdì 10.00 - 19.00
Giovedì 10.00-22.00
Sabato e domenica 10.00-20.00
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