Vai al contenuto

SAFET ZEC EXODUS Ciclo pittorico per la Chiesa della Pietà a Venezia

  • di
⏰ lettura 3 min.

A Venezia dal 13 maggio al 30 novembre 2017 la Chiesa della Pietà in Riva degli Schiavoni, per la prima volta nella sua storia secolare, accoglie una mostra, EXODUS, dedicata al tema attuale e bruciante della migrazione, realizzata dal grande maestro bosniaco, italiano di adozione, Safet ZEC considerato dalla critica internazionale artista di straordinarie qualità espressive.

L’esposizione, che  fin dal titolo richiama la dimensione biblica dell’esodo di migliaia di migranti giunti in Europa, è insolita e straordinaria poiché imperniata più che su singole opere su un ciclo organico di figurazioni, creato per questa circostanza dall’artista nel suo studio a San Francesco della Vigna a Venezia (che, eccezionalmente, sarà aperto al pubblico durante il periodo della mostra). Gli immensi teleri che compongono i due straordinari polittici di 10 metri per 3 danno voce e forma al grido di denuncia contro ogni guerra e contro la tragedia della migrazione, della condizione alienante del rifugiato.

L’ispirazione e l’impulso a creare ex-novo le opere che compongono EXODUS, Safet ZEC li ha sentiti nascere dentro di sé come un’esigenza irrinunciabile e prorompente proprio nel momento in cui entrò per la prima volta dentro questa Chiesa e nella sua storia.

Nei suoi grandi pannelli dipinti con tecnica mista allestiti nello spazio sacro della Chiesa della Pietà, in dialogo con i capolavori di Tiepolo – sottolinea il curatore Giandomenico Romanelli – Zec ritrova le linee portanti della sua ricerca trentennale, impegno contro ogni guerra e la feroce inutilità della violenza.

Ed è attraverso l’arte che Safet Zec rinnova ed esprime il suo grido di dolore e di denuncia, con intensa e profonda umanità, lasciando parlare i volti e le figure che animano le sue opere. Una tragedia espressa in abbracci estremi, mani che coprono volti lacerati, lacrime pietrificate, braccia e mani disperate tese fino allo spasimo, per aggrapparsi, per tentare di non soccombere, per chiedere aiuto, misericordia, accoglienza. Per chiedere giustizia, libertà, amore.
Un grido che in EXODUS si traduce in una sequenza di figure dolenti e disperate, nelle quali la presenza di bambini cui tutto viene sottratto, anche il futuro ma dove, forse, alberga ancora la speranza di trovare accoglienza in una altra terra, in un altro mondo, lasciano un segno indelebile.
Tutto questo risulta essere la denuncia più cruda e alta contro la violenza ottusa e feroce della guerra, di una distruzione pensata, voluta e organizzata da uomini contro altri uomini.Portatore di un dolore profondo e radicato, che nelle sue opere raggiunge vette di grandissima forza espressiva ed emotiva, Zec è nuovamente a scuoterci, a condurci a riflettere sull’assurdità delle sofferenze, dei traumi fisici e psicologici, ma anche sociali, che intere popolazioni sono costrette a subire a causa dei conflitti che si scatenano nei loro territori, massacrati, violentati, nelle loro città ridotte a cumuli di terra e macerie, spazzate via, insieme alla loro vita quotidiana, alla loro identità, alla loro esistenza.

      

 

L’imponente ciclo pittorico realizzato da Safet Zec espressamente per questo spazio sacro aggiunge nuove vibranti note emotive al contesto artistico, architettonico e musicale che caratterizza la Pietà, istituzione benefica fondata nel 1346 che da secoli a Venezia e nel mondo è sinonimo di accoglienza e tutela dell’infanzia abbandonata, ma anche di eccellenza musicale.

EXODUS è un emozionante itinerario che permette al visitatore di arrivare a comprendere anche l’intimità artistica di Zec, una conoscenza che può essere approfondita anche entrando nel suo studio. Basta lasciarsi alle spalle la cosmopolita e affollata Riva degli Schiavoni per dirigersi oltre l’Arsenale, nel cuore della Venezia più autentica e defilata, a un passo dai padiglioni della Biennale, di fronte alla facciata Palladiana di San Francesco della Vigna, nella calle omonima al numero 2817.

 

Inaugurazione
Venerdì 12 maggio 2017 - ore 12.00
 Venezia, Chiesa della Pietà, Riva degli Schiavoni

La mostra rimarrà aperta fino al 30 novembre 2017
 Orari 10.00 - 18.00
 Chiuso il lunedì
 Ingresso gratuito

Per informazioni: 
Chiesa della Pietà  
cultura@pietavenezia.org

 

Abbonati a BIANCOSCURO

Biancoscuro rivista d'arte

Clicca qui e risparmia il 40%

oppure iscriviti alla nostra newsletter

Select language