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Raffaello, il Sole delle Arti

⏰ lettura 2 min.

Straordinarie creazioni figurative in mostra a Torino

I primi passi nella bottega del padre, l’apprendistato dal Perugino, una carriera pittorica in crescendo,  culminata nelle commissioni papali per le Stanze Vaticane, i numerosi ritratti a uomini di potere e sensuali muse ispiratrici: nella sua breve vita (di appena trentasette anni) l’urbinate Raffaello Sanzio è riuscito a toccare le vette del riconoscimento e della fama come pochi altri prima e dopo di lui. Esponente di spicco del Rinascimento italiano, la sua opera (dalla pittura, alle incisioni, all’architettura) segna una tappa fondamentale, che aprirà le porte alle evoluzioni successive del Manierismo, arrivando ad influenzare alcuni dei movimenti artistici del XIX secolo (i Preraffaelliti e i Nazareni su tutti).

La curiosità e il suo talento poliedrico lo hanno fatto spaziare nei variegati campi delle arti applicate, o arti “congeneri” secondo la definizione del Vasari: la ceramica, il mosaico, l’intaglio, la decorazione, la lavorazione del legno e dei metalli, ne sono degli esempi.

Queste incursioni alternative sono il tema della mostra allestita presso la Venaria Reale di Torino “Raffaello – Il Sole delle Arti”, visitabile fino al prossimo 24 gennaio. Divisa in sezioni, per un totale di 130 opere, il genio di Raffaello viene raccontato seguendo un approccio originale, che lo vede ispiratore innovativo delle varie tecniche applicate. Partendo dai primi anni di attività, con opere dei suoi maestri (tra cui il padre Giovanni Santi, Luca Della Robbia, Pinturicchio, il Perugino, Luca Signorelli) e alcuni dei suoi dipinti giovanili (“San Sebastiano”, “Croce processionale”, “Angelo” dalla Pala Baronci), si giunge alla seconda sezione dedicata alle incisioni, tratte dai disegni del Sanzio. Molte di queste furono prodotte in serie dal bolognese Marcantonio Raimondi, le cui stampe costituirono il veicolo principale di diffusione in Italia e in Europa del suo genio creativo. È proprio grazie al successo di queste incisioni che scultori, armaioli, fonditori, ceramisti iniziano a realizzare oggetti direttamente tratti dai temi iconografici dell’urbinate. Una ricca collezione di maioliche, cristalli di rocca, vetri, smalti, gioielli testimoniano l’importanza e il valore dell’eredità artistica di Raffaello. La “Madonna con Bambino”, la “Madonna di Foligno” o la “Bella giardiniera” sono alcuni dei temi più riprodotti ed apprezzati dagli artisti-artigiani e dal pubblico.

Accanto a queste riproduzioni, i visitatori potranno inoltre ammirare “La visione di Ezechiele”, dipinto su tavola realizzato nel 1518, cui sono affiancate due prestigiose derivazioni: un disegno del Rubens e un grande arazzo fiammingo, direttamente dal Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid. L’ultima sezione è dedicata infine ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina, voluti da Leone X, che impegnarono l’artista tra il 1515 e il 1519.

La mostra è curata da Sylvia Ferino e da Gabriele Barucca, supportati da un comitato scientifico di esperti, e organizzata dal Consorzio Venaria Reale insieme con Mondo Mostre, il sostegno di Compagnia San Paolo e il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino. Una grande retrospettiva che rende ancora più onore al Maestro di Urbino.

Federica Senigagliesi

Visione di Ezechiele olio su tavola, 1518 ca. FIrenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Visione di Ezechiele
olio su tavola, 1518 ca.
FIrenze,
Galleria Palatina di Palazzo Pitti
RAFFAELLO
Il sole delle Arti
26 settembre 2015 – 24 gennaio 2016
REGGIA DI VENARIA, SALE DELLE ARTI
Venaria Reale – Torino
INFO
www.lavenaria.it
da martedì a venerdì: 9.00 – 17.00 
sabato, domenica e festivi: 9.00 – 19.00
www.lavenaria.it

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