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Tiziano Vecellio, l’amore, la donna

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A Milano una lezione-spettacolo di Luca Nannipieri

Autore del recente volume pubblicato da Skira Il destino di un amore Tiziano Vecellio e Cecilia, Luca Nannipieri, critico e storico dell’arte, dedicherà una lezione-spettacolo a Tiziano, l’amore, la donna giovedì 28 aprile alle 18 al Teatro Franco Parenti a Milano (via Pier Lombardo 14), in concomitanza con la grande mostra in corso fino al 5 giugno a Palazzo Reale Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano.

Il libro di Luca Nannipieri è la storia che sta dietro a uno dei più potenti dipinti del Rinascimento: la Venere di Tiziano Vecellio. Lei è Cecilia Soldani, la moglie dell’artista, uno dei più acclamati del suo tempo. È incinta del terzo figlio: una gravidanza complicata. Cecilia vorrebbe abortire per continuare ad amare il pittore, ma muore scegliendo di dare al mondo la creatura che il marito vuole, invece, con forza. Alla nascita della piccola Lavinia, Tiziano, che fino ad allora ha seguito solo gloria e denaro, è travolto dall’improvvisa coscienza di un sentimento immenso e unico, scoperto solo con la morte della moglie. Inizia, così, a cercare Cecilia nei suoi quadri, dipingendola con tutto l’amore che negli anni non è riuscito a darle.

Tiziano Vecellio, Venere di Urbino, 1538, olio su tela, 119 x 165 cm, Galleria degli Uffizi di Firenze

La Venere di Urbino – realizzata nel 1538 e oggi conservata agli Uffizi – è ancora, per chiunque la osservi, la scintilla palpitante di quel dolore e di quell’amore.

Luca Nannipieri ha pubblicato con Skira i libri Capolavori rubati (2019), Raffaello Il trionfo della ragione (2020), A cosa serve la storia dell’arte (2020), e con Rai Libri Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale (2018). Il suo ultimo libro sulla storia dell’arte è in corso di traduzione e pubblicazione all’estero. Suoi volumi sono usciti allegati ai quotidiani nazionali. Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre e conferenze, da Giacomo Balla a Keith Haring.

Luca Nannipieri (foto Paolo Ferraina)

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